3 marzo 2018
sentimenti
AMAREZZA... NIENT'ALTRO.
Un inutile dato statistico di menefreghisti…. La Gabanelli
definisce così chi si asterrà dal voto il 4 marzo. E la cosa mi lascia molto ma
molto deluso. Perché in quella schiera di persone che non andrà alle urne il 4
marzo, ci sarà, senza ombra di dubbio, una nutrita schiera di menefreghisti. Ma sono sicuro che la
percentuale non è cospicua al punto tale da poter avere la sicumera (leggi arroganza) di
affermare che chiunque si asterrà dal voto possa essere “un inutile dato
statistico di menefreghisti”. Posso rispondere con un Gaber d’annata?
“E allora come si fa a tacciare di sterile menefreghismo uno che non vota?
Potrebbe essere un rifiuto forte e cosciente di "questa" politica.
No, perché non è mica facile non andare a votare. Soprattutto non è bello farlo
così, a cuor leggero, o addirittura farsene un vanto. C'è dentro il disagio di
non appartenere più a niente, di essere diventati totalmente impotenti. C'è
dentro il dolore di essere diventati così poveri di ideali, senza più uno
slancio, un sogno, una proposta, una fede.
È come una specie di resa.
Ma al di là di chi vota e di chi non vota, al di là dell'intervento, al di là
del fare o non fare politica, l'importante sarebbe continuare a
"essere" politici. Perché in ogni parola, in ogni gesto, in qualsiasi
azione normale, in qualsiasi momento della nostra vita, ognuno di noi ha la
possibilità di esprimere il suo pensiero di uomo e soprattutto di uomo che vuol
vivere con gli uomini.
E questo non è un diritto. È un dovere.” Giorgio Gaber – Il Voto.
Questo per sottolineare che Gaber viene citato molto spesso “a
cazzo”… e che il suo “Libertà è partecipazione” significa ben altro che
partecipare a quella giostra che le elezioni in questo paese sono diventate. E
il prossimo che mi rompe le gonadi con la solita menata “Se non voti poi non
avrai il diritto di lamentarti di nulla” sappia che, nel momento in cui sarà
libero di lamentarsi (che altro non saprà fare), il sottoscritto sarà impegnato
ad “essere” politico impegnandosi in politica attiva come ha sempre fatto nella
sua vita. Ho avuto modo di dirlo e scriverlo migliaia di volte: “La Democrazia
non ha nulla a che fare con una scheda e una matita”. E quello che ha affermato
la Gabanelli mi provoca solo amarezza… nient’altro.
20 settembre 2013
POLITICA
TEMI DA PRIMARIE...
Lo slogan che più è andato in voga in questi giorni di campagna elettorale per le primarie di coalizione del Centrosinistra in Basilicata (per la coalizione Basilicata bene comune) è il seguente: "Libera le primarie". Ora, lo slogan è bellissimo (in tutta onestà). E se davvero valesse l'esortazione a "liberare" queste primarie, esprimendo in libertà il proprio voto, avremmo un solo candidato con i requisiti giusti allo scopo: Miko Somma. Anche perché, a conti fatti, in questa campagna per le primarie, l'unico candidato che abbia parlato di programma (e non di libro dei sogni o di buone intenzioni), è stato proprio Miko. Gli altri candidati erano troppo impegnati nella "competizione" (che ha assunto toni da battaglia campale) soprattutto negli ultimi giorni. E, a dimostrazione del fatto che il nostro programma è di quelli che parlano delle giuste problematiche per questa regione, andiamo a linkare un po' di video:
Ovviamente, non c'è solo il petrolio... visto che da mesi, in commissione ambiente della Regione Basilicata, giace la nostra proposta di piano regionale rifiuti!!! Ecco la clip:
E che ne parliamo a fare? Dopo i rifiuti, anche qualcosa sull'acqua che, a quanto pare, continua ad essere un tema di discussione. Ma anche un argomento tale da far dimenticare a tanti (candidati a queste primarie compresi) il fatto che c'è stato un referendum che ha sancito la precisa volontà popolare di non affidare la gestione della risorsa idrica a organismi privati. Ecco la clip:
A questo punto, sulla scorta di tutto ciò che si è visto (e che abbiamo voluto raccontare alla gente nelle strade e nelle piazze)... chi è veramente libero di esprimersi non credo dovrebbe avere dubbi in merito a chi dare la preferenza a queste primarie.

Bene... "Libera le primarie" votando Miko Somma!!!!
3 marzo 2010
POLITICA
PICCOLA RIFLESSIONE SULLE ELEZIONI.
Tutto ciò che è accaduto a livello locale e nazionale su queste elezioni Regionali, ha un sapore variabile dal grottesco al disarmante. Cominciamo a riflettere su un fatto: il Pdl, in due regioni importantissime (come il Lazio e la Lombardia), non riesce a presentare le liste. Nel primo caso perché un Presentatore di lista (che, voglio sottolinearlo, è, fino al momento del deposito della documentazione in Corte d'Appello, la persona più importante del partito politico... anche più del candidato presidente), pensa bene di andare a farsi un panino. Risultato? Scade il termine delle ore 12.00 e, quindi, la lista è fuori dalla competizione elettorale! Dilettantismo allo stato puro, si dirà. Ma io faccio una lettura lievemente differente da quella che si potrebbe fare: La superficialità, accoppiata all'arroganza che caratterizza il muoversi nell'agone politico da qualche lustro a questa parte, sono messi in evidenza proprio da questi episodi. Se ne vuole un'altra prova? La lista di appoggio al Governatore uscente della Lombardia, Formigoni, è fuori dalla competizione elettorale per una questione di circa 500 firme annullate. Ecco, questa è ancora una volta la prova di superficialità ed arroganza di chi occupa posizioni di potere: pensare che questioni anche formali possano essere in qualsiasi modo aggirate. Vogliamo pensare anche a qualche lista che si trova tra i sottoscrittori qualche persona defunta? E' il caso di una delle liste in una provincia del Veneto. E, venendo alle cose di "regione" nostra, il fatto che due possibili concorrenti alla tornata elettorale come i Radicali e Comunità Lucana - Movimento no oil siano fuori per non aver raccolto le firme sufficienti? E, magari, l'ulteriore riflessione che, guardacaso, gli unici gruppi politici che abbiano parlato di tematiche connesse all'ambiente (anche con denunce nelle sedi competenti) siano fuori dai giochi elettorali... non è proprio una cosa normale, secondo me. Tutto questo, però, è solo una premessa ad una considerazione che faccio analizzando ciò che vedo intorno a me: l'assoluta mancanza di partecipazione, da parte della gente, a queste che pure sono delle cose che dovrebbero scatenare, perlomeno, indignazione. E, invece, regna un'apatia, un disinteresse... ma dovrei dire rassegnazione! Ebbene sì: la gente, quella società civile (almeno parte di essa) che sperava nei movimenti, nelle associazioni e quant'altro... quella parte di società civile, appunto, tace! Non riesce a reagire ad una situazione di un'anomalia sconcertante come ipotetiche irregolarità nella raccolta delle firme di sottoscrizione o, magari, di fronte ad episodi di dilettantismo incredibile. Ecco: la rassegnazione della gente che, magari delusa per la mancata possibilità di avere una alternativa seria allo status quo, mi lascia tantissimo amaro dentro. E' come se la speranza fosse morta. E la cosa, purtroppo, non mi piace per nulla.
30 luglio 2008
SOCIETA'
SOFFERENZE GENERALIZZATE.
Tutto mi sarei aspettato, tranne di vedere che (sia chiaro, solo per qualche giorno... si troverà presto una soluzione: vogliamo scommettere?) anche i Partiti (e quindi i membri della Casta) hanno i loro pensieri di natura economica. Nulla paragonabile a ciò che può vivere un poveraccio con unico stipendio, affitto e bollette da pagare, figli da far vivere con dignità e quant'altro. Ma volete mettere la soddisfazione? Per ora mi godo la notizia dei cordoni della borsa chiusi per i rimborsi elettorali relativi all'ultima chiamata alle urne. Per saperne di più cliccate qui... e godetevela pure voi; chissà che anche i partiti non abbiano qualche problema di "fine del mese" (voi ci credete? Io no! Per ora godo almeno un pochino... per quanto, diciamocelo chiaramente: è una magra consolazione!!!!).
15 aprile 2008
politica interna
RIFLESSIONI NON ELETTORALI.
Considerazioni sulla oramai archiviata consultazione elettorale? Nessuna! Anzi, ne approfitto per fare ammenda di un errore nel quale io, uomo pavido e senza spina dorsale, sono incorso lunedì 14 aprile u.s. alle ore 14,30…. ero al seggio, a quell’ora; avevo in tasca le copie della mia dichiarazione di rifiuto della scheda (pronte per essere allegate al verbale del seggio). Stavo per tirarle fuori dalla tasca quando il Presidente di seggio mi ha porto le schede…. in quel momento, sono sincero, mi è tremata la mano! Ho lasciato le copie della dichiarazione in tasca, ho preso le schede e sono entrato in cabina per apporre una X sul simbolo dell’Italia dei Valori! Ero come in trance…. stato ipnotico dal quale sono uscito appena fuori dal seggio! Per tutto il pomeriggio e la serata ho ripensato all’insano gesto…. sono tuttora molto amareggiato per la mancanza di coraggio avuta. Credo che rimarrò con il rimorso di ciò che ho fatto per lungo tempo! Ha vinto Berlusconi? Il PD ha perso? La Sinistra cosiddetta radicale non esiste più? La lega stravince? Cosa pensate che possa fregarmene di tutto ciò se la teoria che ho portato avanti per settimane sono stato il primo a ripudiarla? Oggi, con Berlusconi al governo di questo paese (ma chi mi ha seguito in queste ultime settimane sa benissimo che la stessa cosa scriverei se avesse vinto Veltroni) siamo ad un bivio: muoverci tutti (noi cittadini per primi) verso un distacco delle nostre natiche da terra (sperando in un aiutino dal Governo), oppure attendere che il Capo del Governo raccatti i libri e i registri e vada alla sezione fallimentare del Tribunale a dichiarare bancarotta. Io opterei per la prima delle ipotesi. E mi impegnerò più di quanto fatto finora per riprendere nelle mie mani quella politica, latitante da anni, partendo dalla posizione dal basso. Se faremo tutti così, probabilmente avremo qualche chance in più di farcela. In caso contrario…. Viva l’Argentina!
Lascio i viandanti di passaggio da queste parti, in compagnia di un bel brano musicale (Porcupine Tree: The sound of Muzac); buon ascolto!
|