26 gennaio 2012
SOCIETA'
QUALCHE RIFLESSIONE SULLA ZTL (ZONA A TRAFFICO LIMITATO)
Favorevoli e contrari!!! Necessaria ed inutile!!! Svuotamento del Centro Storico della città e mossa per rendere vivibile il Centro Storico della Città!!! Potenza sembra si sia divisa in due fazioni… ovviamente, la cosa era prevedibile! E l’argomento ZTL sembra essere il tema dominante delle discussioni dei cittadini Potentini. E per quale motivo dovrei fare eccezione? La Piazza, virtuale o reale, è sempre uno stimolo per tutti. E la mia opinione è che “LA ZTL (ZONA A TRAFFICO LIMITATO) che è entrata in vigore dal 15 di questo mese, è la cosa più sensata che si potesse pensare di fare. Ma il plauso all’amministrazione comunale, comunque, non ci sarà e non per una questione di NO preconcetti o di posizioni “contro” a prescindere!!! Si poteva pensare di organizzare l’evento in maniera più completa e meno “arraffazzonata” rispetto a come la questione è stata, invece, messa sul piatto! Perché, Sindaco Santarsiero, è vero che il sistema di collegamenti verticali è pressoché completo, come si è premurato di puntualizzare nel suo intervento al TGR!!! Ma è altrettanto vero che il sistema di trasporto pubblico cosiddetto “integrato”, non si possa considerare tale!!! Proviamo a spiegarci un pochettino meglio: un sistema di scale mobili che collegano l’immediata periferia della città al centro cittadino è una realtà, non ci sono dubbi. Ma ci sono altre situazioni che vanno considerate! Abbiamo un sistema di trasporto urbano che consenta a chiunque (contrade in primis) di raggiungere questi benedetti collegamenti verticali? E’ evidente che non è così. Allora, a parte i residenti nelle immediate vicinanze delle scale mobili, gli altri residenti (o, magari, i pendolari o gli occasionali avventori dei comuni vicini), dovranno raggiungere tali collegamenti verticali con la propria auto. E sappiamo benissimo che la situazione parcheggi è quella che è: non proprio sufficienti alla bisogna. Senza contare che il parcheggio all’altezza del Ponte Attrezzato (scale mobili Santa Lucia), su Viale dell’Unicef, non è ancora completo! Pertanto, mi trovo costretto a muovere una critica (con fini costruttivi, sia chiaro) al provvedimento. Non si poteva provare ad attendere ancora un po’ di tempo (almeno quello necessario ad ultimare i lavori di questo parcheggio) per dare il via all’iniziativa? Qual è il motivo per cui, come al solito, si è voluto partire in condizioni non proprio ottimali? Non è dato saperlo. Mi si dirà che vi erano stati già troppi rinvii!!! E cosa sarebbe cambiato, se vi fosse stato un ulteriore rinvio giustificatissimo dal fatto che un “Sistema integrato di trasporto pubblico urbano” non è ancora attuato? Prendiamo atto del fatto che si sia voluto procedere con l’avvio della ZTL in via sperimentale per un mese. Cosa si vuole ottenere da un mese di sperimentazione? Dei dati che possano ritornare utili al miglioramento del servizio? Ma se il servizio è già “zoppo” per i motivi sopra esposti, cosa ci si aspetta da questo “esperimento”? E lo dico da fruitore in prima persona di questi benedetti collegamenti verticali, perché il sottoscritto è da settimane che fa un regolare uso delle scale mobili e delle navette ed autobus. Ma voglio concludere questo mio comunicato con una riflessione: il fatto di aver utilizzato per un bel po’ di tempo le scale mobili e gli autobus mi ha messo di fronte ad una situazione a dir poco deprimente: la scarsissima frequentazione, da parte del cittadino Potentino, dei mezzi pubblici. Che tristezza, percorrere il Ponte Attrezzato e incontrare pochissima gente!!! Allora, sperando che questo mese di sperimentazione della ZTL possa portare quanti più cittadini ad usufruire di un servizio che io considero importante, auspico altresì che, in questo mese, si possano trovare strade (e risorse) per potenziare anche i collegamenti a queste importanti infrastrutture e che, trascorso questo mese, non si proceda ad una sospensione a tempo indeterminato della ZTL ma ad un vero e proprio servizio di trasporto pubblico integrato che consenta, a noi tutti, di lasciare, finalmente, l’auto a casa per poterci godere non solo il Centro Storico, ma l’intera città. Nel frattempo, la speranza è che questo mese serva anche ad accogliere le richieste non solo di commercianti ed esercenti del centro storico, ma anche di cittadini, Associazioni e movimenti politici. Perché il bene della Città passa per la collegialità delle decisioni!
Antonio Bevilacqua – Cordinatore di Comunità Lucana – Movimento no oil per la Città di Potenza.
4 giugno 2009
POLITICA
COMUNITA' LUCANA - MOVIMENTO NO OIL.
Poche ore ancora di campagna elettorale... dopo, ad urne chiuse, si vedrà cosa avremo raccolto. Di questa campagna elettorale ricorderò, comunque, l'entusiasmo di una scelta di impegno che mi ha esaltato, in certi momenti, e divertito in altri. Queste ultime ore le dedicherò al contatto con la gente (molto incuriosita da questa "armata Brancaleone" che si è presentata ovunque a discutere di temi e mai di voti). Lascio il messaggio che ci ha accompagnato per tutta la campagna elettorale:
Un'altra lucania è possibile

Un altra Lucania è necessaria.
Di seguito il messaggio autogestito che è andato in onda su Rai3 in campagna elettorale:
20 gennaio 2009
POLITICA
UN'ALTRA CITTA' E' POSSIBILE.
Un’altra Città è possibile. Gruppi, movimenti, associazioni e cittadini della società civile presenti sul territorio si sono incontrati sabato 17 gennaio scorso al Cine-teatro “Don Bosco” di Potenza (la mia Città) per una discussione dal titolo accattivante. Ne parlo soltanto oggi perché avevo voglia di digerire, metabolizzare le riflessioni, le proposte e gli spunti di discussione venuti fuori in quella bella serata. Il punto di partenza del mio post è una bella frase di Don Marcello Cozzi (patron di Libera Basilicata): “Abitare la politica”. Ora, il sottoscritto, ha sempre pensato che Politica è qualcosa che nulla ha a che fare con partiti politici, potentati economico-affaristici e via discorrendo; e questa frase è stata una sorta di illuminazione! Ecco, questa bella frase è la stella da seguire per interrompere il circolo vizioso che per decenni ha inchiodato il cittadino di questa città al ruolo di suddito, consumatore (nel senso più deleterio del termine; e qualcuno sa quanto io detesti questo termine anche nella sua accezione… meno negativa) e, nel migliore dei casi, elettore. Abitare la politica è far sì che i cittadini non siano più costretti a subire, per la loro città, decisioni piovute dall’alto, senza consultare comitati, associazioni, gruppi, movimenti e, non ultimi, i cittadini. L’incontro ha avuto inizio con la proiezione di un reportage fotografico sulle “brutture” della nostra città, in cui erano evidenziate, impietosamente, situazioni di cementificazione selvaggia, totale assenza di cura per il pubblico (dal verde all’arredo urbano), esempi di inciviltà quali rifiuti buttati un po’ dovunque e parcheggio selvaggio, antenne per telecomunicazione ubicate in prossimità di zone densamente abitate e senza alcuna pianificazione. Al termine della proiezione, ha avuto inizio la trattazione del tema della serata: oltre un trentennio di pessima amministrazione del bene comune! Che ha significato un imbarbarimento dal punto di vista urbanistico (con vantaggi esclusivi di pochi costruttori, come ha voluto sottolineare Gildo Claps, uno dei promotori della serata), dal punto di vista del verde pubblico (con rinnovate critiche al Regolamento Urbanistico di recente stesura), dal punto di vista della crescita del traffico automobilistico (a scapito di un serviziodi trasporto urbano che definire insufficiente è un atto di pietà), dal punto di vista della fruibilità per anziani e bambini di una città che non offre spazi adeguati a queste fasce di popolazione, dal punto di vista di un piano per i rifiuti che non decolla (con una raccolta differenziata che definire scarsissima non rende giustizia), dal punto di vista dell’utilizzo delle energie alternative. Un chiaro atto d’accusa alle amministrazioni precedenti, ma con in più una voglia di sensibilizzare i cittadini ad assumersi le proprie responsabilità: sia chiaro, se gli amministratori che si sono succeduti negli anni alla guida della città hanno potuto fare ciò che è sotto gli occhi di tutti, è perché i cittadini si sono chiamati fuori dalla partecipazione alla vita politica della città… delegando ai partiti ciò che, poi, si è tradotto in un “Fate voi”. Ecco, l’incontro di sabato l’ho letto come tale: una voglia di non lasciare più deleghe in bianco a chicchessia. Una esigenza di riappropriarsi della città in maniera più partecipativa. Gli organizzatori si sono subito affrettati a specificare che l’incontro non voleva essere un tentativo di presentare liste civiche o autonome dai partiti, ma chiedendo, al tempo stesso, un criterio più democratico nel formare le liste. Ma io mi domando: va bene tentare di portare avanti delle istanze per il bene comune; va benissimo anche provare a sedersi attorno ad un tavolo con i partiti e stimolarli a prendere in considerazione queste istanze. Ma Basta?
I partiti politici hanno fatto, in questi ultimi anni, il bello e il cattivo tempo passando sopra, con disinvoltura sconcertante, a tutto ciò che poteva essere “bene comune”. E, siccome mi ha colpito molto un momento dell’intervento dell’Arch. Maroscia, quando, parlando del potere e della forza che, ormai, hanno i partiti, ripiegati solo su loro stessi, lontani dal contatto col cittadino, sarebbe necessario operare in modo tale da indebolirli, metterli di fronte alle loro responsabilità perché possano fare un’analisi piena dei propri errori. E quale modo migliore, per indebolire lo strapotere dei partiti, di una lista civica che eroda i consensi e sia in grado di ridimensionare la forza dei partiti? Allora, questa voglia di non delegare più, questa voglia di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la città, direi, dovrebbe stimolare a investire su un progetto, un programma a favore del bene comune che sarebbe materia di confronto con i partiti. Perché, parliamoci chiaro: i partiti non credo siano molto propensi ad uscire dalle segreterie e confrontarsi con chicchessia per la formazione delle liste. Io credo molto di più ad una lista civica che peschi nella società civile candidature di qualità, che abbia un progetto serio per la città. Una lista civica che nasca democraticamente per le strade… non all’interno di una segreteria di partito.
8 ottobre 2008
SOCIETA'
ZTL... ZONA A TRAFFICO LIMITATO?
Sono settimane che ci rifletto su. Da quando, qualche tempo fa, al TG3 regionale, vi fu l'annuncio della prossima chiusura del centro storico al traffico veicolare. La notizia, data nell'imminenza del rafforzamento degli impianti meccanizzati di trasporto (vedi Ponte Attrezzato e Scale Mobili di Via Mazzini) di prossima (ma sono anni che se ne parla) inaugurazione, è stata accolta, dal sottoscritto, in maniera entusiastica. Per due motivi: il primo motivo è di carattere generale, che interessa la collettività; con questa iniziativa (io aggiungo "finalmente!"), la città di Potenza inizia ad allinearsi alle altre città italiane. Un centro storico liberato dal traffico veicolare selvaggio è un primo passo verso la vivibilità di una città; e bene ha fatto la Giunta Comunale a prendere questa decisione. Il secondo motivo è dettato da un interesse particolare: il sottoscritto è residente a ridosso dell'anello che delimita la parte antica del Capoluogo (in poche parole, abito fuori dal centro storico, ma, in linea d'aria, sono a meno di 100 metri da Via Pretoria). Ora, partendo da alcuni spunti di una discussione sul Meetup potentino di Beppe Grillo proprio sul Centro Storico (che potrete leggere al seguente link), mi augurerei che la ZTL del centro non si trasformi in Zona Traffico Selvaggio nelle aree limitrofe al centro. Mi spiego: già oggi, in buona parte della giornata, per i residenti in centro e zone immediatamente adiacenti, è abbastanza difficoltoso riuscire a parcheggiare l'auto. Il mio timore è che, con la chiusura del centro storico alle auto, le zone limitrofe al centro (che, come i cittadini ben sanno, non abbondano in aree di sosta), corrono il rischio di essere congestionate da tutte quelle auto che non avranno più accesso all'interno del centro. Insomma, per farla breve, ho paura che, rincasando dopo la mia giornata lavorativa (e così tutti i residenti nelle mie condizioni) avrò il problema di riuscire a trovare un buco dove poter posteggiare la mia auto. Magari è solo un falso problema... il senso civico dei Potentini (ma sì, mi voglio illudere... pensando che basterà un divieto a far crescere il c.d. senso civico dei miei concittadini) sarà molto alto e non vi saranno le difficoltà di cui vado cianciando. Ma sono curioso di vedere quali saranno i provvedimenti riguardo il parcheggio per i residenti nelle varie zone adiacenti al centro storico. Ad oggi, pur abitando a 10 metri dalla Torre Guevara, non sono autorizzato a parcheggiare la mia auto all'interno dell'anello del centro storico. Queste sono le mie preoccupazioni... ma, forse, è presto per fasciarsi la testa! Vedremo quale sarà il piano predisposto dalla Giunta Comunale per la chiusura del centro alle auto dei non residenti.
10 maggio 2008
SOCIETA'
PROPOSTE PER IL REGOLAMENTO URBANISTICO DELLA CITTA' DI POTENZA.
Oggi il post è dedicato ad una importante iniziativa del Coordinamento Cittadino delle Associazioni:
UN’ALTRA CITTÁ È ANCORA POSSIBILE? Confronto – Dibattito sul Regolamento Urbanistico di Potenza
Organizzato dal Coordinamento Cittadino delle Associazioni: CAI Potenza – CESTRIM – Libera – LIPU – Movimento Azzurro – OLA – VOLA – WWF con la partecipazione della Provincia di Potenza
Potenza, lunedì 12 maggio 2008 – ore 16.00 – c/o Sala Museo Provinciale (Rione Santa Maria)
Il Regolamento Urbanistico adottato dal Consiglio Comunale di Potenza disciplinerà il futuro assetto fisico della città nei prossimi anni. Esso potrà rappresentare uno strumento efficace di governo della città nella misura in cui le scelte nello stesso contenute saranno condivise e vi sarà una diffusa consapevolezza delle importanti ricadute che lo stesso avrà sulla vita dei cittadini nei prossimi anni. È importante in questa fase di osservazioni al piano stimolare un dibattito ampio nella città per rendere consapevoli i cittadini delle scelte operate. L’iniziativa del Coordinamento ha l’ambizione di rilanciare, favorendo una diffusa partecipazione alle scelte di governo della città, l’interesse per i temi dello sviluppo e della riqualificazione urbana, nella consapevolezza che una diversa struttura fisica e funzionale della città possa contribuire ad una migliore qualità della vita dei cittadini, ispirata a principi di equità e sostenibilità istituzionale, sociale, ambientale ed economica.
Programma
Ore 16.00 – saluti Giuseppe Telesca (assessore alla Pianificazione della provincia di Potenza)
Ore 16.10 – Introduzione e coordinamento Luigi Agresti (Coordinamento Cittadino delle Associazioni)
Ore 16.15 – Il RU adottato Carlo di Vito (dirigente Ufficio di Piano del Comune di Potenza)
Contributi tecnici sul RU del coordinamento cittadino delle associazioni:
ore 16.30 – Il nuovo assetto prefigurato e gli strumenti per l’attuazione del piano Piergiuseppe Pontrandolfi (docente di Urbanistica UNIBAS)
Ore 16.45 – il sistema dei parchi e del verde per una città sostenibile Paolo Baffari (architetto)
Ore 17.00 – Extraurbano, periurbano ed aree produttive e commerciali Marinella Gerardi (architetto)
Ore 17.15 – Tavola Rotonda Partecipano Vito Santarsiero (Sindaco di Potenza) Alessandro Singetta (Assessore all’urbanistica) Giuseppe Las Casas (docente di urbanistica UNIBAS) Albano Garramone (presidente Comitato di Quartiere Murate) Don Marcello Cozzi (Presidente LIBERA Basilicata)
Ore 18.00 – Dibattito (interventi da parte di rappresentanti di associazioni, comitati, ordini professionali, cittadini)
ore 19.00 – Conclusioni Paolo Baffari (Coordinamento Cittadino delle Associazioni)
Tutti i Cittadini di Potenza interessati sono invitati a partecipare.
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